Fondazione Assistenza Minori Casalmaggiore
CENNI STORICI
Francesco Chiozzi, membro di un’importante famiglia casalese, fu attivo nella politica del Regno Lombardo-Veneto e, alla sua morte nel 1852, lasciò alla moglie Giuseppina Bonacossa un ingente patrimonio, con l’obbligo di destinare parte dei beni alla creazione di un ospizio per bambini abbandonati a Casalmaggiore. Tuttavia, l’istituto fu aperto solo nel 1890, dopo la lunga vita della vedova. Suo fratello Luigi Chiozzi, morto nel 1862, nominò anch’egli la Bonacossa erede, imponendole di fondare un asilo per i bambini poveri, che lei realizzò prontamente. La Bonacossa ristrutturò anche l’edificio di via Cavour 73 per ospitare l’ospizio voluto dal marito e nel 1885 dispose un lascito di 6000 lire per le famiglie povere della città. Dopo la sua morte nel 1888, il sindaco e l’abate di Casalmaggiore si attivarono immediatamente per attuare le volontà benefiche della defunta, garantendo la realizzazione delle opere caritatevoli.
DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO
L’ex Asilo di Casalmaggiore, situato in via Cavour, ha perso la sua funzione scolastica nei primi anni ’90 ed è stato successivamente destinato ad attività associative e residenziali. Nel giugno 2022, un’esplosione ha gravemente danneggiato l’edificio, rendendolo inagibile. Il progetto di riuso prevede il restauro e il risanamento conservativo, rispettando gli elementi architettonici di pregio e migliorando la funzionalità degli spazi.
Il piano terra sarà destinato a sale conferenze, uffici ed eventi, mentre il primo piano ospiterà funzioni polivalenti e due unità abitative con accessi separati. L’intervento non modificherà le murature portanti e valorizzerà le decorazioni storiche individuate dallo Studio Blu Restauri. L’edificio sul lato ovest della corte sarà adibito a cantine e locali di sgombero, mentre il locale tecnico sarà collocato al piano terra dell’edificio principale.
Sul piano strutturale, i portoncini interni in legno saranno restaurati, mentre i serramenti esterni saranno sostituiti con modelli più performanti, mantenendo le caratteristiche originali. Il solaio del sottotetto e la copertura saranno consolidati con diaframmi antisismici leggeri in legno multistrato, fissati con carpenteria metallica. Sopra la copertura verrà posata una barriera al vapore con lastre sottocoppo e un manto di coppi di recupero. L’isolamento termico sarà migliorato con materiale a secco sopra il diaframma del sottotetto, mentre il solaio del primo piano sarà rinforzato con profili in acciaio.
La distribuzione degli impianti idrotermosanitari ed elettrici sarà completamente rinnovata. Nei locali residenziali, i soffitti esistenti saranno coperti con un controsoffitto isolato a 3,50 metri di altezza, mentre la pavimentazione in graniglia di marmo sarà sostituita con una nuova soletta e rivestita in grès porcellanato o laminato. Nei locali non residenziali verrà mantenuto il riscaldamento a radiatori, recuperando quelli esistenti dove possibile.
L’intervento garantirà sicurezza, efficienza energetica e una migliore fruibilità degli spazi, mantenendo l’identità storica dell’edificio.
Luglio 22, 2024